Il Comune di Genova ha deciso di avviare subito le gare per riassegnare 23 concessioni balneari in scadenza il prossimo 31 dicembre. Nonostante il decreto Infrazioni, approvato il mese scorso dal governo Meloni, abbia dato tempo agli enti locali fino al 2027, l’amministrazione del capoluogo ligure ha preferito pubblicare immediatamente i bandi.
Gli avvisi riguardano la maggior parte delle concessioni balneari genovesi, quasi tutte situate nella zona di levante. Nello specifico, si tratta degli stabilimenti Squash, Mangini, Roma, Sporting, Oasis, Santa Chiara, San Giuliano, Nuovo Lido ed Estoril, nonché di altre 12 concessioni a Sturla, Quarto, Quinto e Nervi. Nella zona di ponente, sono oggetto di gara gli stabilimenti Boos e Lido di Vesima. Alcune di queste concessioni sono gestite da molti decenni dalla stessa famiglia. Sono invece ancora oggetto di approfondimenti tecnici, perciò al momento esclusi dalle procedure di gara nonostante la scadenza, i Bagni Doria di Quarto e i tre stabilimenti gestiti dalla società in house Bagni Marina Genovese (San Nazaro, Janua e Scogliera).
Gli avvisi sono stati pubblicati il 1° ottobre e danno tempo fino alla fine del mese a tutti gli interessati per presentare le offerte. Gli attuali gestori hanno già inviato i loro progetti entro il 15 luglio scorso; ora si tratta di capire se ci saranno altre domande concorrenti. A valutare le offerte sarà un’apposita commissione che stilerà una graduatoria sulla base di una serie di criteri. Su un massimo di 100 punti, 35 riguardano l’offerta tecnica (di cui 16 per la riqualificazione delle strutture in maniera sostenibile e rispettosa del paesaggio, 12 per l’accessibilità e percorribilità della battigia eliminando le barriere architettoniche, 7 per opere di difesa costiera contro l’erosione e le mareggiate), 15 per il piano di gestione (servizi aggiuntivi anche fuori stagione, aree ludico-sportive e sociali, dotazioni tecnologiche, aree per animali) e 50 punti per aspetti come parità di genere, partecipazione giovanile, esperienza già acquisita, utilizzo della concessione come fonte prevalente di reddito nei cinque anni precedenti, clausole sociali a favore della stabilità occupazionale.
Secondo quanto prevede il regolamento del Comune di Genova, approvato lo scorso maggio, in caso di passaggio della concessione a un nuovo titolare, il gestore uscente ha diritto al riconoscimento di un indennizzo in base al valore aziendale, quantificato nel fatturato annuale del 2023 moltiplicato per 2,5. L’indennizzo sarà a carico del concessionario subentrante. Anche i costi residui al netto degli ammortamenti dovranno essere rimborsati sulla base di una perizia affidata dal concessionario uscente, che potrà disporre di tutti i beni e le opere amovibili. Per quanto riguarda le opere di difficile rimozione, invece, il Comune potrà chiedere agli attuali gestori di demolire a loro spese le strutture non incamerate dallo Stato.
La durata delle nuove concessioni andrà da un minimo di 5 a un massimo di 20 anni, a seconda degli investimenti proposti. La procedura dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2024. Tutta la documentazione sui bandi è disponibile sul sito web del Comune di Genova.
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