Può una fabbrica chiusa (a ripetizione) produrre il doppio di quando era aperta? Ed è possibile che Stellantis, di cui in questi giorni ci occupiamo soprattutto per le brutte notizie produttive e finanziarie, sia meglio di quella che era la Fiat (o meglio: Fca)? Sono domande che emergono guardando con maggiore attenzione il report della Fim-Cisl sull’andamento della produzione del Gruppo in questi mesi. Vediamole insieme.
La tabella mostra come, rispetto al 2023, in nove mesi il polo produttivo di Torino, ossia Mirafiori – includendo la Fiat 500e e le Maserati – abbia perso in termini numerici il 68,4%. Finora, infatti, da Mirafiori sono uscite 22.240 auto e le previsioni per fine anno non sono rosee: al momento lo storico stabilimento è fermo, almeno fino al 1° novembre, causa mancanza di ordini.
La curiosità è che, se confrontato con il 2019, l’anno terribile della morte di Sergio Marchionne, quando Mirafiori era sotto Fca ossia Fiat-Chrysler, Mirafiori ha prodotto quasi il doppio, ossia l’86,4%: da gennaio a settembre di quell’anno, infatti, dal polo produttivo di Torino (considerando anche Maserati a Grugliasco, ora dismesso e in vendita) erano uscite solo 11.930 auto.
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