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Lecce cambia con il Pnrr. Due anni per finire i lavori. Tutti i cantieri #finsubito prestito immediato


Tempo due anni, al massimo tre in alcuni casi, e Lecce sarà tutta un’altra cosa. La pioggia di fondi – oltre 123 i milioni di euro destinati alla città dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dal Contratto istituzionale di sviluppo (Pnrr) – è il carburante necessario a spingere la più imponente rivoluzione dello spazio urbano dell’ultimo trentennio. Il mosaico di opere gradualmente andrà a comporsi tra edilizia residenziale, strade da rifare e mega parcheggi da realizzare. In programma anche il ribaltamento della stazione da completare e il nuovo piazzale dell’hub dei treni da inaugurare. E ancora un reticolo di 16 chilometri di ciclabili da tracciare e pavimentazione di graniglia al posto asfalto nelle piazzette alle spalle del castello e davanti all’Apollo con alberi, sedute, installazioni artistiche e illuminazione. Poi il basolato in via Trinchese, via Alvino e via XXV Luglio. Ma c’è da riqualificare pure l’area antistante il cimitero con una nuova zona pedonale e 100 posti auto. E il restyling green dei viali e della circonvallazione oltre al recupero del parco Belloluogo e la rinascita dell’ex stazione Agip. Attraverso il Cis, poi, cambierà il volto di San Cataldo e si rifarà il look a tutte le marine leccesi. Le ruspe arriveranno pure allo stadio e con i 36 milioni di fondi per i Giochi del Mediterraneo e si procederà alla riqualificazione e alla copertura totale del Via del Mare. 
Ma il tempo stringe e i lavori vanno eseguiti. La clessidra del Pnrr scorre e la deadline per la consegna della maggior parte delle opere è fissata al 2026. Ecco perché, dal centro alla periferia, in molte zone della città le ditte sono già scese in campo e altre squadre di operai si metteranno all’opera a stretto giro, Quello che si prospetta è un altro autunno caldo di cantieri, tra quelli in essere e quelli che sono pronti partire. Settimane di lavori in corso che inevitabilmente porteranno disagi – e non solo alla circolazione – dal momento che in alcuni casi i cantieri partiranno in contemporanea e andranno a interessare punti nevralgici del capoluogo.

Gli interventi in centro

Riflettori puntati sul centro, innanzitutto. All’interno del perimetro tra il cuore antico di piazza Sant’Oronzo e la zona commerciale di piazza Mazzini, le ruspe si sono già messe in moto lungo via Alvino. Lì c’è da rifare il basolato nel tratto compreso tra la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e piazza Sant’Oronzo e da una settimana la centralissima arteria che costeggia l’anfiteatro romano conduce al salotto buono della città è ingabbiata da recinzioni e “sigillata” dai nastri di cantiere. Niente auto e interruzione del marciapiede sul lato adiacente l’anfiteatro. Ma il disagio dovrebbe essere superato nel giro di poche settimane. Salvo ritardi, il termine per la consegna dei lavori è fissato infatti al 30 novembre. 
Ben altri problemi al traffico e alla circolazione potrebbero determinarsi, invece, dal maxi cantiere per il restyling da 3,7 milioni di via XXV Luglio. Entro la fine dell’anno l’importante cantiere – che riguarda una delle strade più trafficate della città, a due passi da piazza Sant’Oronzo – dovrà essere consegnato e il lavori per la riqualificazione andranno avanti per 633 giorni. In tutto 18 mesi per sostituire in via XXV Luglio l’asfalto con i basoli, nel tratto che va dall’incrocio con via Matteotti all’intersezione con viale Marconi, ma anche in via di Biccari e in via Fazzi: circa 7.700 metri quadri di strade. L’ingresso principale del Castello Carlo V si affaccerà su un’ampia area pedonale e una nuova “piazza” è prevista anche davanti al Politeama Greco. Saranno realizzati, inoltre, elementi di arredo urbano in pietra, panchine, una ciclabile e un parcheggio bike-sharing e non mancheranno gli spazi verdi. Nelle intenzioni dell’amministrazione comunale l’obiettivo è quello i ridurre al minimo i disagi, soprattutto per i commercianti. E si lavora già a possibili soluzioni per evitare la chiusura totale della viabilità, proseguendo per tratti e consentendo se pur con limitazioni la circolazione veicolare. Ma con tutte le precauzioni possibili si andrà incontro comunque ad un anno e mezzo difficile.
In tutto otto i mesi di “sofferenza” invece per i commercianti e gli amanti dello shopping lungo via Salvatore Trinchese. L’inizio dei lavori per la riqualificazione dell’arteia che collega il centro storico al cuore commerciale di piazza Mazzini è previsto per il prossimo lunedì 14 ottobre. Nei primi quattro mesi verrà realizzato il primo lotto, che interesserà il tratto di via Trinchese tra piazza Mazzini e via Fabio Filzi. Nei quattro mesi successivi partirà il secondo lotto che interesserà il tratto tra via Filzi e via Cavallotti. In tutto, una porzione urbana che si estende per circa 150 metri lineari con una superficie di circa 1410 metri quadrati. L’importo finanziato per la realizzazione del progetto è di 577mila euro. I lavori prevedono la demolizione dei marciapiedi esistenti e l’innalzamento della quota stradale in maniera da realizzare una sezione unica che faciliti la percorrenza dei flussi pedonali. Anche lungo la strada dello shopping saranno installate nuove panchine e fioriere ma si prevede pure l’adeguamento degli incroci nei punti di intersezione con le strade via Liborio Romano, via Fabio Filzi. Ma da qualche settimana sono ripresi, come da cronoprogramma, i lavori di riqualificazione dell’area compresa tra piazzetta De Santis e piazza Libertini in relazione alla porzione di piazzetta De Cristoforis, l’area su cui insistono l’ingresso del Teatro Apollo e il retro del Politeama Greco.

Un intervento che è parte integrante del maxi progetto da 1,5 milioni di euro che punta a ridisegnare completamente l’area che affaccia su via Cavallotti, tra il Palazzo delle Poste e il Teatro Apollo. Da un cantiere all’altro, a poche centinaia di metri da piazza Libertini lavori in corso anche nell’ex Caserma Massa, dove sta prendendo forma la nuova piazza Tito Schipa. Un nuovo spazio urbano che ospiterà una grande area mercatale e un parcheggio a uso pubblico su tre livelli interrati da 466 posti auto tra via 95° Reggimento Fanteria, via San Lazzaro e Via Cavallotti. Stalli che, se tutto procederà senza ulteriori intoppi, potrebbero già essere messi a disposizione dei leccesi già entro la fine di quest’anno. Le fasi successive del progetto, invece, andranno a completarsi nel 2025. 

L’area nord della città

Nuovo volto anche per l’ingresso nord della città. E due anni di tempo per completare la rigenerazione di Parco di Belloluogo e dell’ex Stazione Agip. I lavori per fare dell’antica stazione di servizio il nuovo punto dell’accoglienza turistica su viale degli Studenti, proprio di fronte all’Obelisco, sono stati finanziati con 1,1 milioni dal Pnrr e sono partiti da qualche giorno. E secondo il cronoprogramma anticipato dal vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Roberto Giordano Anguilla, dovrebbero terminare già il prossimo anno. Ditte al lavoro anche nei pressi di Parco di Belloluogo per il completamento di uno dei polmoni verdi della città e la riqualificazione delle aree poste tra il lato nord del cimitero, viale Risorgimento e via Vecchia Surbo. Anche in questo caso si tratta di lavori finanziati con il Pnrr per un importo di 1,1 milioni che interessano un’area di 22.584 metri quadri, con la creazione di un nuovo ingresso al cimitero dal lato nord e le infrastrutture a servizio: percorsi pedonali e ciclabili, un’area a parcheggio con un centinaio di stalli, nuovi filari di alberi e messa a dimora di essenze mediterranee, in linea con la vegetazione del parco. 
Dalla zona nord ai viali e alla circonvallazione, autunno da bollino nero per il traffico cittadini. E ruspe in azione per garantire l’accessibilità, la percorribilità pedonale e ciclabile e la sicurezza stradale di viale Marche, viale Alfieri, viale Foscolo, viale Rossini, viale Japigia e viale Leopardi, lungo un tracciato di 4,2 chilometri. E con gli automobilisti che dovranno armarsi di non poca pazienza. Numerosi i fronti su cui intervenire. A partire dalla rimozione delle barriere architettoniche e dalla costruzione di nuovi marciapiedi per favorire la circolazione. Ma si dovranno espiantare 107 alberi in sostituzione dei quali ne saranno piantati 153. E laddove non esistenti, saranno create corsie riservate ai mezzi pubblici e di soccorso, mentre le fermate dei bus saranno rinnovate e alcune di esse avranno illuminazione led integrata, panchina, bacheca, alloggio con sistema di ricarica wireless, accesso al wi-fi. Inoltre, con 3,5 milioni di euro si procederà alla riqualificazione degli attraversamenti e alla creazione di fermate dei bus “smart” sui viali Gallipoli, dell’Università, Calasso, De Pietro, XXV Luglio (solo il tratto da viale De Pietro all’intersezione con via Costa) e Lo Re, su cui sorgerà anche una piazzetta all’altezza del cinema Massimo. Lavori che sono stati anticipati già in questi giorni dai cantiere Enel per i sottoservizi lungo via Taranto, viale dell’Università, viale Rossini e viale Grassi.
Due le date cerchiate in rosso sul calendario, infine, per lo stop ai disagi in stazione. A oggi l’hub ferroviario è un enorme cantiere a causa dei lavori di riqualificazione del piazzale che, stando al cronoprogramma aggiornato, dovrebbe vedere la fine entro dicembre di quest’anno. Ci vorranno 12 mesi in più invece – la consegna dei lavori è prevista per la fine del 2025 – per il completamento del progetto di ribaltamento e per deviare l’ingresso delle auto per le auto in viale Grassi. E gli ascensori che portano ai binari? Invocati da anni, potrebbero essere attivati a stretto giro. Ma il condizionale resta d’obbligo. Seppure i lavori di installazione siano partiti a fine agosto, ancora non c’è una data certa per la messa in funzione. Si vedrà.





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