ANCONA – Non c’è due senza tre. Si arricchisce di nuovi elementi ma resta in fase di stallo la querelle sul restauro della copertura metallica del Mercato delle Erbe. La novità si chiama almandite ed è la terza via ipotizzata dal Comune per la sistemazione della gabbia che avvolge il mercato di corso Mazzini. Già scartata, intanto, la soluzione originariamente prevista per i lavori, contenuta nel progetto del cantiere Pnrr. «Abbiamo fatto una prova e non è andata bene (la sabbiatura tradizionale, ndr) perché provocava una nuvola di polvere enorme» spiega l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini.
Le soluzioni
Ma proprio quando sembrava fatta per il piano b, ovvero la criosabbiatura attraverso pallet di ghiaccio secco, ecco spuntare un’ulteriore possibilità. «Stiamo programmando sia la prova con la sabbiatura a freddo che un’altra prova con l’almandite, una pietra col grado di durezza paragonabile al diamante ma che non produce polvere» anticipa Tombolini. Insomma, la partita è ancora aperta. E lo rimarrà fino a quando non si avranno i risultati di entrambi i test. «Non tutte le imprese dispongono di queste attrezzature molto costose e ci stanno facendo un po’ penare per venire sul posto» confessa l’assessore. Ma è altrettanto vero che i tentativi «sono obbligatori, perché una volta fatto il contratto non si torna indietro». Nel frattempo, per fortuna, i lavori Pnrr al Mercato delle Erbe non si fermano. «Intanto trasferiremo gli operatori al piano di sopra, dove è stata completata anche la parte impiantistica» è il piano del titolare dei Lavori pubblici. Così «possiamo iniziare con le demolizioni della pavimentazione al piano terra». Va infatti ricordato che il trattamento sulla copertura metallica «sarà un’attività finale». Bisognerà poi convocare una riunione con tutti gli operatori del mercato che lavorano all’interno dei box, quegli spazi ricavati al pian terreno sotto la passerella del piano rialzato. «Ci hanno chiesto un incontro per capire come organizzare il rifacimento dei box» dice Tombolini. Per attutire i disagi, infatti, ai commercianti è stata data la possibilità di affiancare ai lavori del Comune una ristrutturazione ulteriore degli spazi di lavoro. Ovviamente «pagheranno loro le migliorie oltre al pavimento ed all’adeguamento impiantistico». Attività, queste, comprese invece nel maxi-restauro finanziato dal Pnrr con un bonus di 5,3 milioni – sui complessivi 5,8 milioni di valore del progetto.
Un cantiere, quello del Mercato delle Erbe, sfortunato sin dall’inizio. Da quel gennaio 2024 quando i lavori sarebbero dovuti partire, salvo invece cominciare (per davvero) soltanto a marzo. Salvifica la decisione del Governo di cassare l’obiettivo del 30% di lavorazioni Pnrr da eseguire entro settembre 2024, visto che – ad oggi – il mercato è forse il progetto che fa dormire meno sogni tranquilli di tutti quelli finanziati dal Piano.
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